La Madonna del Parto (tr. "Virgin Mary of Fertility" ) by Piero della Francesca (about 1460) fresco from Monterchi - Sansepolcro, Italy area. |
RENAISSANCE ART AS A NARRATIVE ELEMENT: "THE VIRGIN MARY OF FERTILITY" BY ITALIAN ARTIST PIERO DELLA FRANCESCA (ABOUT 1460)
Welcome to our first bilingual post, dedicated today to Italian Art Professor Vittorio Sgarbi, who was recently in the Piegaro area presenting his latest art book called "Piene di Grazia" (tr."Full of grace") and published by Bompiani, 2011. I was highly inspired by the subject of Renaissance art as a narrative element in contemporary art expressions, such as movies.
The fresco that we are publishing here by famous Italian artist Piero della Francesca has become an interesting narrative element in the Italian movie "La prima notte di Quiete" (tr."the first night of peace") (1972) by director Valerio Zurlini and starring Alain Delon.
The subject of the fresco was the cult of fertility and in the movie it became an invitation to give birth to life.
Nel film "La prima notte di Quiete" (1972) di Valerio Zurlini con Alain Delon, Lea Massari e Giancarlo Giannini, l'allora sceneggiatore Tonino Guerra, recentemente scomparso, ebbe l'idea di inserire l'affresco della Madonna del Parto nel film, collocandolo in una chiesa (chiesa di Pennabilli, Rimini) anziché nel cimitero in cui fu originariamente concepito, straniamento favorevole al film, che acquistò una nota più intensa.
L'opera rinascimentale assume qui un significato profondo, diventa elemento narrativo del film, soggetto di comunicazione, argomento di insegnamento e di vita.
Nell'affresco i due angeli danzanti sono il risultato di un cartone (in majolica detto "spolvero") utilizzato in due direzioni. La Madonna ha la testa di una regina ed il corpo di una contadina, rispettando così la funzione votiva dell'affresco, così come la fertilità come culto delle persone popolari del tempo.
Qui sopra ho riportato in parte le parole esaustive del Professor Vittorio Sgarbi, che nella sua originale presentazione dell'ultimo libro "Piene di Grazia - i volti della donna nell'arte" (edizioni Bompiani, 2011) mi ha insegnato qualcosa di nuovo dell'arte Rinascimentale Italiana, di cui sono appassionata e che voglio condividere coi lettori del mio blog.
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