Secondo me la posizione del giudice Umberto Rana va considerata unitamente a quella della compagna, il magistrato Manuela Comodi, che fu uno dei pubblici ministeri del delitto Kercher (2007), dove è da provare l'intervento massiccio della massoneria italiana, in collegamento con il quartier generale degli Stati Uniti, per riportare a casa la presunta imputata dell'omicidio.
Sarebbe quindi opportuno verificare se il giudice Rana e il magistrato Manuale Comodi non siano allineati con chi manovra le fila di processi e fallimenti. Una vendetta a distanza di anni dal processo Knox, voluta dagli Stati Uniti? Scrivo questo a ragion veduta, perché il nostro ex-curatore fallimentare è allo stesso modo assoggettato a processo penale, con allontanamento dal tribunale fallimentare sine die: si tratta di un commercialista, forse non benvoluto dal sistema, troppo buono per stare tra gente col pelo sullo stomaco. L'altra ipotesi è che hanno voluto far fuori un curatore legato a Rana, per dimostrare dove può arrivare la potenza di certa gente.
Il giudice Umberto Rana e il magistrato Manuela Comodi conoscono la verità e dovrebbero parlare, come pure l'ex pm Antonella Duchini, che sembra la terza autorità dello Stato indagata e sulla stessa linea di Rana e Comodi: a chi avete pestato i piedi? Non vi siete piegati alle direttive di chi? Come dice la difesa del giudice Rana, avvocato Francesco Maresca, le accuse nei confronti del suo cliente si possono definire “fumose” dal momento che le ipotesi appaiono come “vaghe e il falso si basa non su fatti ma su valutazioni”, queste le sue parole.
1 commento:
Vedi tu che vai a finire in galera!
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