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lunedì 12 aprile 2021

Fumus Persecutionis

La personificazione della
giustizia. 
Qual è il livello di sensibilità di un burocrate? Che ne sa un burocrate della cura del cliente, che è sinonimo di cittadino e di contribuente? La risposta è ZERO. In questi dieci anni di esperienza del fallimento della fabbrica della mia famiglia, nessuno dei burocrati coinvolti ci ha mai informato, per via di linee guida, di quello che ci sarebbe successo negli anni, di ciò che avremmo potuto fare per salvarci. 

Un burocrate si pregia di maneggiare le carte, ma noi falliti non siamo faldoni. Siamo esseri umani. Siamo stati contribuenti dello Stato, se vogliamo metterla sul piano dei soldi. Non lo siamo più da dieci anni. A che pro? Qual è il vantaggio dello Stato in questo tipo di operazioni mirate alla distruzione dei propri contribuenti? 

Avrei deciso che non voglio mettere un avvocato per parlare con altri avvocati. Io voglio comunicare direttamente con i burocrati dello Stato. Non saprei se, scegliendo un mio avvocato, sto usufruendo del legale giusto, non so se finirò col buttare altri soldi al vento, denaro che non ho. Voglio parlare direttamente con i miei aguzzini. 

Proprio ieri sera in un canale Tv, un ospite ha pronunciato l'espressione latina usata in ambito giuridico "fumus persecutionis": il modo in cui agiscono i burocrati in un fallimento è esattamente una persecuzione, aggiungerei una persecuzione di tipo mafioso, ovvero un agire in cui gli attori non mollano la presa, per tutto il tempo che decidono loro, finché non sei rimasto senza nessun possesso, denudato di tutto, scansato dalla società, senza la possibilità di rifarti una vita. 

La locuzione latina è in effetti di origine medievale, come la pratica odierna del fallimento, conseguente al fatto che i debiti non vanno in prescrizione. L'espressione è propriamente utilizzata nei confronti dei parlamentari ma, fino a prova contraria, tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. 

Un esempio pratico per capire solo in parte cosa si provi in un fallimento, vorrei proporre il sistema persecutorio delle aziende di recupero crediti: ti chiamano fino allo sfinimento, con una forma ossessiva di messaggi per telefono, sms e whatsapp, che ti tolgono la tranquillità del quotidiano. 

Riguardo alle aziende di recupero crediti, lo dico a ragion veduta, perché da diversi mesi un'azienda mi sta inviando gli sms, ai quali rispondo puntualmente. Sono finita in anagrafica di un mio amico, che non può più pagare le bollette, perché è defunto. Ho fatto presente agli operatori che non ero io la debitrice delle bollette e che il mio amico non ha pagato, perché è morto più di due anni fa. E loro continuano a chiamarmi. Allora proprio ieri ho alzato la voce e ho detto loro che devono togliere il mio numero di telefono dall'anagrafica, che non stanno usando propriamente il customer care e che non pronunciano bene la parola "management", che fa parte del loro nome.  

A proposito, perché i burocrati non hanno il dono delle lingue? Perché la prerogativa di un burocrate è la non comunicabilità con l'altro, il suo pensiero si esprime in maniera univoca. Invece chi ha il dono delle lingue è una persona che comunica apertamente con l'altro. Al massimo il burocrate più di lusso di altri, ovvero l'avvocato, si potrà esprimere per locuzioni latine, per essere ancora più incomprensibile, per dare un tono al suo ruolo di burocrate di lusso e per esprimere superiorità. Il teatrino latino fa parte del suo monologo. 

Il fallimento, un fumus persecutionis di cittadini verso altri cittadini, che una volta erano specchiati. 



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