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lunedì 1 novembre 2021

Il favore dell'arte


Sono passati dieci anni da quando mi sono trasferita da Deruta a Piegaro, al confine tra Umbria e Toscana. Nel dicembre 2011 la fine della nostra azienda si stava avvicinando e non c'era più scampo o possibilità di ripresa. Volevo trovare strade nuove per fare impresa nell'artigianato artistico attraverso l'incontro di persone sul territorio ma lontano da Deruta: è stato un disastro. 

A dicembre 2019 sono entrata a far parte dell'associazione #100milaripartenze con sede a Treviso come beneficiaria dei servizi di assistenza gratuiti per i falliti. Qui, a contatto con mentori e coach, ho capito che la scelta migliore di questo tempo trascorso in alto mare sarebbe stata quella di seguire dei master di gestione aziendale, marketing, amministrazione o perfino iscrivermi a Economia e Commercio, così da acquisire gli strumenti utili a fare innovazione in ambienti favorevoli e al riparo da nuove delusioni. 

Cosa pensate? Avrò sprecato il mio tempo? Dieci anni sono un bell'investimento. 

In ogni modo esiste un lato positivo riguardo agli anni spesi lontano da Deruta: ho scoperto che solo arte e cultura sono riusciti a confortarmi e hanno dato spazio alla mia creatività. Infatti nell'ottobre 2017 sono andata a cantare con la Corale Berardo Berardi di Tavernelle e qui ho potuto realizzare e pubblicare il mio saggio dedicato a Berardo Berardi, a valorizzazione dell'associazione. Poi ogni altro tentativo di concretizzazione del libro attraverso attrattori sul territorio è naufragato e così ho abbandonato la visione. 

Successivamente quest'anno sono entrata in contatto con il Centro Cagianelli per il 900 di Pisa, con il quale ho realizzato un desiderio tenuto a lungo nel cassetto: scrivere la storia della CAMA, organizzata in cinque puntate da maggio a ottobre scorso. Ora per me si aprono nuovi orizzonti, mentre non si è ancora concluso il procedimento fallimentare della fabbrica, che si risolve nella distruzione di un'azienda per regalarla letteralmente a ex concorrenti e fornitori di Deruta, che si sono presi i forni, la campionatura e ora anche il laboratorio artigiano per un importo definito "prezzo vile". 

Qual è la morale della mia esperienza di questi anni? Se sei in difficoltà le persone opportuniste pensano come utilizzare il tuo talento a proprio uso e consumo; le persone mediocri neanche ti capiscono, causandoti danni, le persone malvagie ti massacrano finché non c'è rimasta una goccia di sangue. In tutto questo sciacallaggio solo arte e cultura ti aprono le loro porte, ti offrono una terra da coltivare, orizzonti da scoprire, mettendoti a disposizione strumenti da lavoro a tuo beneficio, da elargire poi alla comunità. 

Quindi in conclusione, solo lo strumento dello studio è inalienabile, imparziale, giusto e democratico, a disposizione di tutti, unica opportunità su cui contare. Già nel 2009 agli esordi del blog la mia visione era di tornare alle origini dell'arte ceramica tramite arte e cultura. Non era però sufficiente. Ora, dopo tanta sperimentazione, la mia intuizione iniziale trova una prova concreta e va oltre, perché nel frattempo mi sono anche riempita di contenuti e ho finalmente incontrato le persone giuste. Mi sento così di aver trovato una risposta a tanti anni di attesa e che il tempo passato non sia stato vano. 


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Il tempo passato non è stato vano. Hai acquisito così tanti strumenti, competenze, conoscenze che pochi sarebbero stati in grado. Hai affrontato così tante difficoltà, andando avanti nonostante tutto, che non t'acciacca nessuno. Adesso rimbocca le maniche per la fatica del libro