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domenica 28 marzo 2021

Forma e Falsità

Intesa San Paolo sostiene progetti di Slow Food in Africa. 


Ha ragione Elio Lannutti quando scrive delle banche nel suo saggio "La Repubblica delle Banche", pubblicato da Arianna Editrice nel giugno 2008. C'è da puntualizzare che, come sottolineano nelle grammatiche italiane per stranieri, noi italiani siamo FORMALI e di conseguenza, aggiungo io, a forza di curare la FORMA, si diventa pure FALSI

Falsa è anche la banca presso la quale ho tenuto il conto a costo zero e che lo scorso novembre ha permesso che mi si pignorasse il conto corrente per una cifra assurda, senza neanche inviarmi una lettera di riscontro, dicendomi ad esempio che avrebbero fatto il possibile per garantirmi i servizi essenziali, come fare un bonifico o continuare ad usare il RID per pagare l'utenza telefonica. 

Niente. Dalla banca non mi ha scritto o chiamato nessuno. Eppure questa banca si presenta come la migliore in campo tecnologico e della comunicazione. Fa anche
beneficenza in Africa, destina fondi per borse di studio e inclusione sociale. Ma l'africana ce l'hanno in casa come cliente! Anche la poveraccia da inclusione sociale! Ma prima di tutto sono LA CLIENTE. Dove sta la forma? Dove comincia la falsità e il marketing studiati a tavolino? 

Allora l'altro giorno, in data 19 marzo, ho telefonato al numero verde della banca e ho chiesto di poter inviare un reclamo, che è di questo tenore. Secondo voi mi risponderanno? Temo di no. 

Il conto corrente è stato pignorato per la cifra di euro 3,02. Per fortuna non ero andata a versare i 50 euro destinati a coprire i circa 5 mesi di utenza telefonica tramite RID. Ora, con il pignoramento del conto, il RID è saltato e quindi questo mi sembra già un bel problema da risolvere, se si avesse cura del cliente. 

Secondo la banca d'origine del debito, io sono un "fidejussore" della Cama Deruta, che è fallita; la banca si è presa tutto, laboratorio e casa, pignorato a quel dio, ma non paghi di ciò sono venuti a ricercare me e mio fratello, a suo tempo soci in azienda, dopo 21 anni dalla stipula del mutuo! Con tutto il discorso delle cartolarizzazioni e del mutui concessi dalle banche a destra e a manca, pur sapendo che le aziende non sarebbero rientrate, come mai non c'è una prescrizione alla richiesta? La crisi era già in corso, la ricchezza apparente e il lavoro, che sembrava non finire, erano "drogati". 

Ecco la mia email alla banca



Oggetto: Reclamo Cliente NICCACCI ROBERTA

Gentilissimi dell'INTESA SAN PAOLO,


Sono l'intestataria del conto n. XXXX e sono stata una vostra fan della banca fino al momento in cui mi hanno pignorato il conto corrente nel mese di novembre scorso.


Io vorrei verificare con voi un paio di cose. Premettendo che mi sembra che il cliente sia al centro del vostro operato, con tanto di progetti umanitari, sono a chiedervi quanto segue in termini di reclamo:


1) Può coesistere il pignoramento del mio conto con lo sbarramento dei servizi di cui usufruisco, nell'esempio particolare il RID bancario, a cui non ho più accesso da allora?


2) Potete permettere che il mio conto venga bloccato senza una vostra lettera di opposizione al creditore, visti i movimenti sul mio conto?


3) Potete lasciare che la vostra cliente venga massacrata, le venga data la morte civile senza un conto corrente al giorno d'oggi?


Quindi ora rimango in attesa di un vostro cortese riscontro e fate in modo di comprendere i disagi che devo incontrare quotidianamente.


Cordialmente,
Roberta Niccacci
xxxxxxxxxxxxxxx@gmail.com
cell. XXX-XXXXXXX


https://www.linkedin.com/in/robertaniccacci


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