Se fallisci, non ricevi un colpo secco che ti finisce, ma vieni scorticato per anni e anni: IL FALLIMENTO, una tortura dei tempi moderni |
Eppure i burocrati vanno temuti, perché esercitano un potere su di te: in nome della legge, possono anche interpretarla come vogliono. Vestono una divisa, a cominciare dai vigili. Comunque i burocrati hanno sempre ragione, anche quando scrivono male il tuo cognome: "Va bene anche così", sono capaci di risponderti. Eppure a NICCACCI, scritto da loro, manca una C. Solitamente i burocrati sono persone mediocri, hanno una loro scala sociale che può arrivare anche ai burocrati di lusso: gli avvocati, ma ciò non toglie che siano mediocri anche loro. Dipende dal luogo in cui si trovano ad esercitare. Le eccezioni esistono ma sono rare e non migliorano il livello medio dei burocrati.
Ora esistono dei burocrati che in tempo di crisi si impegnano a distruggere quella ricchezza prodotta da altri cittadini, che loro non sono capaci di generare. Sono come dei boia autorizzati. Sono i burocrati dei Tribunali fallimentari. Come non si vergognano questi burocrati di torturare altri esseri umani. Diventeranno pure cinici o forse ci vuole di essere cinici per lavorare come burocrate per un Tribunale fallimentare.
La peggiore espressione della burocrazia si rivela quindi nel momento in cui i burocrati del Tribunale fallimentare si avventano su una famiglia di ignari imprenditori, che non hanno pensato bene di trasformare la propria azienda da Snc a Srl. Quindi passi per il girone infernale del fallimento, non per un anno, ma per anni e forse almeno un decennio: comandano i tempi della burocrazia.
Per mesi e anni a loro comodo, i burocrati finiscono con lo sventrare la tua azienda, vendendola pezzo per pezzo tramite le Aste Giudiziarie a persone senza scrupoli, persone taccagne, già ricche, vigliacche, ignobili, crudeli. Altri mediocri. Poi a seconda dei burocrati che incontri, puoi essere spellato e scorticato tu stesso, quando gli stessi entrano dentro la tua casa, se ne impossessano e cominciano a portarti via gli oggetti di affetto, da vendere sempre alle aste a quattro spicci ad altre persone, che ne vengono in possesso, insultando le persone che ne erano proprietarie.
La tortura dei burocrati del Tribunale fallimentare può durare per anni e anni, diventando uno stillicidio, in cui tu non sai a chi appellarti. Sei senza difesa e sei come un condannato a morte. La parola chiave è: FINE PENA MAI. La differenza la fa la tortura, unita all'incertezza di ciò che potrà succederti col prossimo burocrate. Ma questa volta, dopo dieci anni di tortura, io ho deciso di ribellarmi per conto della mia mamma, che è stremata e comincia a dare cenni di cedimento. Il cuore non ce la fa più. Chissà se i suoi dipendenti, ai quali ha insegnato un'arte, si rendono conto delle conseguenze che hanno prodotto, quando hanno firmato la sentenza di morte civile, richiedendo il fallimento della Cama Deruta?
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