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sabato 25 dicembre 2021

Fine di un'agonia?


Quando ti viene sentenziato un fallimento giudiziale, nella tua azienda hai già passato almeno cinque/sei anni in sofferenza bancaria: vuol dire che hai difficoltà economiche e le banche non ti fanno più credito. Anzi, nel nostro caso la sofferenza è iniziata nel 2006 e l'anno dopo, nel 2007, un "pool" di quattro banche ha concesso alla nostra fabbrica un finanziamento di credito fondiario

Dell'unione di banche del 2007 non faceva parte l'Unicredit, che nel 2008 ha posto il nostro laboratorio in esecuzione immobiliare a fronte del mutuo contratto nel 1999 e di cui erano rimaste impagate un paio di rate. Qui i conti non tornano: con che criterio le quattro banche hanno concesso altri fondi ad una piccola azienda in agonia? Dov'erano le garanzie? Le banche si assumono le proprie responsabilità per la fine della Cama? 

Nel frattempo, con la crisi inizia la fuoriuscita dei dipendenti, ai quali sborsare il tfr. I collaboratori che rimangono iniziano a vivere le prime frustrazioni dei ritardi nei pagamenti delle mensilità. Allora il datore di lavoro opta per pagare loro il netto in busta e lasciare indietro i contributi statali (che sono soggetti a penale). 

La situazione inizia a peggiorare, non puoi chiudere la fabbrica, perché c'è un indebitamento, non puoi pagare i debiti, perché non hai i soldi. Inizia un turbinio di gran confusione, in cui i dipendenti pensano a recuperare mensilità e tfr, ti mandano l'ufficiale giudiziario per mettere all'asta pezzi di vita della fabbrica. Mentre in tempo di vacche grasse coi dipendenti si pensava di essere una famiglia, poi noi si diventa "i padroni" e loro attaccano "il capitale". 

Quindi, quando poi fallisci in tribunale, ti senti come liberato, pensi che il calvario sia finito. I dipendenti hanno avuto quello che spettava loro, "i diritti", primo tra tutti di distruggere la propria fabbrica. Invece è proprio nel momento del fallimento che inizia la tortura vera e propria nei confronti dei falliti, un carico di ingiustizie personali che io non avevo mai sperimentato prima nella mia vita. Nell'anno che sta per iniziare saranno passati dieci anni dal fallimento della Majoliche Artistiche Cama Deruta snc. Ci dicono che in un fallimento si è come malati terminali, ma questa malattia è peggiore di qualsiasi cancro, perché se prima del fallimento eri attivo e sano di mente, qui nel fallimento rischi la tua salute fisica e mentale, perché sarai privato per sempre della tua libertà e non ci sarà giustizia. 




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FRIENDS OF CAMA Il blog
Post originali di Roberta Niccacci
Storia di un'azienda artigiana italiana in tempo di crisi
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