Invece la medicina, che ci viene somministrata dalla giustizia per il fallimento della nostra azienda, è una pozione amara e senza fine: non è possibile passare le pene dell'inferno, conoscere il peggio dello Stato, per essersi trovati male come imprenditori in tempo di crisi. Un provvedimento della giustizia, che provoca dolore in una famiglia e che mette a repentaglio la salute delle persone, è una forma di carcerazione senza sbarre: con il fallimento si sconta una vera e propria pena.
Quindi ieri la visita all'ospedale è stata come l'ora d'aria per un carcerato, un paese dei balocchi, un luogo in cui ti senti sicuro, che ti accoglie e che si prende cura di te. All'uscita abbiamo infilato la porta al pianoterra che dà direttamente all'esterno della stecca e siamo tornati alla macchina, che avevamo parcheggiato tra centinaia di aiuto. La macchina non è a nome nostro, perché col fallimento non abbiamo più niente. Eppure ieri mi è sembrato di avere tutto.
I risultati dell'esame effettuato in tarda mattinata erano online poco dopo il nostro ritorno a casa. Ho lodato l'efficienza del sistema e ringrazio idealmente il paziente che ha telefonato al numero verde NUS (Numero Umbria Sanità) 800-636363 per annullare l'esame diagnostico, che per questo colpo di fortuna abbiamo potuto eseguire a pochi giorni di distanza dalla nostra prenotazione.
Nessun commento:
Posta un commento