In Italia la cartolarizzazione dei crediti non dovrebbe esistere. Si renderebbe necessario l'intervento della commissione antimafia contro una delinquenza approvata dallo Stato. Perché? Perché dietro alle cartolarizzazioni e conseguenti recuperi crediti c'è la mafia.
Il fallimento non si ferma neanche davanti alla morte di un debitore. Sono segni orrendi di una civiltà non evoluta, cinica e crudele come la mafia, che in essa opera e che ha messo le radici in tutta Italia. Come disse Andrea Camilleri, in Italia "Siamo portatori sani di mafia."
Andiamo alla mia esperienza personale.
la mia guerra a colpi di saggi contro il commercio illecito dei fallimenti |
I cartolarizzatori quindi ti vengono a cercare anche dopo morto. Ho spiegato ai call center di non dovere nulla nella mia persona di quanto loro chiedono, che io sono una donna e non un uomo, che la loro azienda nei miei confronti è in violazione della privacy. Mi rispondono che è così la legge. Ma come sono finita in quell'anagrafica? Intanto io rispondo loro che i morti non si disturbano.
Ieri mi hanno chiamato da un call center in Albania. Stamattina di nuovo. Anche la mafia si organizza per risparmiare, andando in subappalto in Paesi più economici. Io non ho parole.
Come può lo Stato permettere azioni obbrobriose di questo genere, ovvero che anche i morti non trovino pace davanti alla mafia, che acquista i crediti delle banche e che poi perseguita anche i contribuenti deceduti? Intanto i tribunali fallimentari portano via i beni materiali ai morti, perché si fallisce anche dopo morti.
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