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| La nostra casa in via alle barche, 23 a Deruta (PG) ha sempre accolto i gatti randagi |
Dal mese di marzo scorso la nostra casa è diventata famosa, perché è andata all'asta. È su internet e sui siti delle agenzie immobiliari. Mentre per la vendita delle abitazioni nel mercato immobiliare real estate tengono a non far conoscere via e numero, quando la tua casa va all'asta, finisce in piazza ogni cosa: online trovi perizie, foto, dati catastali, indirizzo preciso e anche che la casa è "occupata da terzi senza titolo": questi siamo noi.
In ogni modo sfido chiunque a comprare questa casa, perché più che una casa è un casino: fognature, elettricità e gas sono in comune su 300 mq. totali. Sono tutte da rifare; il piano "nobile" e la mansarda sono stati costruiti per soprelevazione negli anni Sessanta su un'abitazione che risale al 1800; i garage sono rimasti di quel tempo; ci sono 53 scalini ed è una casa dispersiva: l'unica ragione per tenere questa casa è l'affetto.
Altrettanto affettuosi sono gli animali da compagnia, che si trovano qui dai miei genitori: Luna è una gattina nera che abita in casa, proveniente da una cucciolata e arrivata scarna, con una coda lunga a mo' di antenna della radiolina: ora Luna è bellissima e dolcissima. Non avrà neanche un anno. Da me si fa prendere anche in braccio. Dimenticavo, in casa c'è anche Susy, la cagnolina che abbiamo preso con la mamma da un signore qui nelle vicinanze. Susy ha sei anni. Era morta la mia cagnolina Paquita e la mia mamma volle subito un altro cane. È di piccola taglia, ma è una vera e propria mastina da guardia. Morde all'occorrenza!
Tuttavia ciò per cui la nostra casa è conosciuta è il fatto di attrarre i gatti randagi. Arrivavano da noi in passato, perché fuori c'erano sempre almeno un paio di gatti nostri. Una volta una mamma gatta ci lasciò perfino il suo gattino malato di pochi mesi. Ora ogni tanto arrivano gatti senzatetto, incidentati o con qualche malattia. Tra questi gatti il più longevo è stato Rossino, che ci aveva dato la nostra parrucchiera. È andato a morire lontano qualche mese fa. Non abbiamo ritrovato il suo corpo. Rossino avrà avuto quasi vent'anni. Era rimasto solo Lelle, un gatto grigio claudicante, anche lui pensiamo sia morto. Non lo abbiamo più visto.
Così qualche settimana fa si è avvicinato a casa un altro gatto, di colore bianco e rosso ma del candore del pelo lucido non c'è traccia. Si vede che ha sofferto. Ora si è avvicinato a noi e si fa accarezzare ma ha dei bozzi, come se avesse delle zecche, è zoppicante e poi...è afono. Chissà cosa gli sarà successo. Lo abbiamo chiamato: Rosso. Appena Rosso avrà perso ciò che gli è rimasto di selvatico, lo metteremo in una gabbietta e lo porteremo dal veterinario. Quest'esperienza di fallimento ci ha annullato come persone, ma per fortuna l'amore è inalienabile. Destiniamo quindi il nostro affetto agli animali, alle persone care e a mantenere viva la dignità che ci è rimasta.
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Roberta Niccacci è laureata in lingue e letterature straniere moderne all'Università degli Studi di Perugia. Parla correntemente inglese, francese e tedesco. È…una pioniera Erasmus e ha condotto gli studi per la sua tesi di laurea alla Sorbonne Nouvelle Paris III. Originaria di Deruta (PG), ha prestato la sua formazione umanistica a servizio della clientela dell’azienda artigiana di famiglia, che ha chiuso i battenti nel 2011. Da allora ha portato avanti studi a valorizzazione del territorio per nuovi modi di fare impresa nell’artigianato artistico, partendo da arte e cultura. Il suo grande sogno è di fondare un'azienda che trasformi in realtà la sua esperienza di questi anni. Dal dicembre 2020 è un’imprenditrice in ripartenza presso la Onlus “100mila ripartenze” con sede a Treviso. Talenti: Activator, Adaptability, Communication, Context, Futuristic.
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