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domenica 9 maggio 2021

Nessuno tocchi il giudice Rana

EDIZIONE SPECIALE POST DELLA DOMENICA 

Tra il tribunale di Perugia e la procura di Firenze, non si sa dove ci sia più feccia. Da qualche anno sulla stampa girano infatti le vicende legate al giudice del tribunale sezione fallimentare di Perugia, Umberto Rana. Ci vogliono far credere che sia il protagonista di un sistema di corruzioni, di cui lui è uno dei nomi più in vista. Saranno gli accusatori i corrotti e pure mafiosi!

Non credo una parola di quanto scrivono i giornali riguardo alla corruzione del giudice Rana, soprattutto per l'elenco specifico di utilità, tra cui i buoni acquisto in un paio di boutique del centro di Perugia. Gli accusatori sono ignobili traditori dello Stato. Conosco bene questi giochini da miserabili per screditare le persone. Vigliacchi. 

A fare da sponda a Perugia interviene la procura di Firenze. Pensate veramente che noi del popolo italiano siamo tutti fessi? Poi da quando ho saputo che a giurisprudenza accedono i più somari di un liceo, da allora non ho più rispetto per nessuno. Si spiegano così i 250.000 avvocati in Italia. Quando gli stessi avvocati, giudici o magistrati si trovano sul campo, vestita la toga del colore dei beccamorti, si abbassano a livelli ignobili, venduti da postulato per la loro natura di taccagni, "pidocchiosi" in perugino. Se ne salvano in pochi e tra questi il giudice Rana.  

Il giudice Rana è per nostra esperienza una persona squisita, intelligente e anche dai riflessi pronti, visto il suo intervento a protezione della collega giudice, a cui ha salvato la vita nel 2017 proprio nel tribunale di Perugia. Un giudice che sicuramente dà fastidio allo zoccolo duro del tribunale fallimentare di Perugia, ovvero ai collusi di mafia che tengono al fallimento delle aziende, così da perpetrare il commercio illecito di beni mobili e immobili in tempo di crisi. Oppure...gli stessi giudici per ideologia fanno dei fallimenti una questione di principio, non rendendosi conto che le ideologie aprono la strada alla delinquenza. Quindi anche in questo caso si è delinquenti con loro, coi mafiosi delle banche e la mafia delle cartolarizzazioni ad esse legata. 

Mi domando perché nessuno del popolo dei falliti scenda in difesa del giudice Rana. Siamo forse stata l'unica azienda umbra, che il giudice non voleva far fallire? Noi non conoscevamo il giudice Rana. Il giudice Rana, un vero signore, si venne anche a scusare coi miei genitori per non averci potuto aiutare a salvare l'azienda dalla denuncia del mio zio, ex-dipendente, che reclamava il tfr e coi cui soldi ha comprato un'Alfa Romeo rossa fiammante. 

Vergognatevi. Vediamo un po' a quanti fallimenti si è opposto il giudice Rana e poi ne riparliamo. Che lo Stato si riprenda in mano il governo dei tribunali fallimentari, delegittimati da gente indegna. Io mi dissocio dal popolo italiano, che dite di rappresentare. 



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