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domenica 11 luglio 2021

Benvenuti tra i fidejussori artigiani


"Volere la botte piena e la moglie ubriaca" è un'espressione popolare per dire che non si rinuncia a nulla, che si pretende l'impossibile e che si prende da due parti. Noi per i detti in italiano ci rifacciamo all'eredità del mondo contadino, mentre in inglese la lingua si ispira alle più eleganti portate a tavola e si dice: "To have your cake and eat it too", letteralmente "mantenere il dolce intonso ma mangiarselo pure". Per continuare il paragone con le lingue europee, il francese si affianca con il detto "Vouloir le beurre et l'argent du beurre", "volere il burro e anche i soldi che sono serviti per comprarlo". 

Così succede che se sei uscito dall'azienda della tua famiglia in sofferenza, pensando di salvarti, non sarà così perché fallirai due volte: le banche creditrici ti attaccheranno tramite il Tribunale fallimentare, perché vivrai l'esperienza di perdere tutti i beni mobili e immobili della tua famiglia e sarai inseguito nel contempo dai cartolarizzanti tramite il pignoramento del tuo conto corrente, con l'esito di erodere il tuo stipendio del quinto per tutta la vita più i tuoi risparmi del dopo fallimento. Avrai la stessa sorte da pensionato. Benvenuti tra i fidejussori artigiani, braccati su due fronti. 

Per questo mi è venuta in mente l'immagine del detto popolare "Volere la botte piena e la moglie ubriaca": le banche non possono intraprendere due strade allo stesso momento per attingere ad una medesima famiglia, tramite il Tribunale e tramite i cartolarizzanti. Allora mi è stato suggerito, a conclusione delle attività di recupero, di scendere a patti coi cartolarizzanti, offrendo loro un importo inferiore al dovuto a tacitazione del debito, anche a rate. Si chiama "transazione di chiusura stragiudiziale", Ho risposto che io non faccio nessun accordo di chiusura né rateizzazione, perché per me è una questione di principio. Preferisco vivere ai limiti della povertà, dignitosamente senza lavorare a nero, ma non riapro alcuna attività e non vado a lavorare alle dipendenze di nessuno. Il mio progetto è di uscire dai radar delle banche. Ho annullato la Postepay e ora mi accingo a chiudere il conto corrente bancario.

Riguardo al fallimento delle piccole aziende artigiane, mi meraviglia il silenzio delle associazioni di categoria, CNA e CONFARTIGIANATO, ma soprattutto delle CAMERE DI COMMERCIO. I fallimenti delle aziende artigiane italiane sono una strage autorizzata dallo Stato. Lo Stato a chi si affida per rimpinguare le sue casse nel dopo Covid, se fa fuori i suoi piccoli artigiani? Pensa lo Stato di contare sui drappelli di professionisti delle sezioni fallimentari, che oliano il meccanismo di distruzione a far fuori la vacca? Loro non producono ricchezza ma vivono sulle disgrazie degli altri. Perché lo Stato si presta a quest'azione masochistica di annientamento della forza artigiana, vivace spina dorsale del nostro Paese?

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