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giovedì 8 luglio 2021

Sfasciacarrozze


Per la prima volta ho trovato una descrizione esaustiva del fenomeno dei fallimenti, una vergogna tutta italiana, in cui la politica degli anni di crisi ha puntato a liquidare, tramite le aste giudiziarie, i capitali produttivi e i capitali abitativi degli artigiani, commercianti e piccoli imprenditori finiti in disgrazia. 

Come nelle autodemolizioni, meglio conosciute come sfasciacarrozze, si vedono svalutati i beni immobili di migliaia di italiani esecutati come la nostra famiglia. Per far guadagnare chi? Gli esecutati sono schiacciati anche come persone, lontani dal loro lavoro da anni, senza la possibilità di tornare alla loro vita civile di imprenditori, privati a monte della liquidità e ora negata per sempre. Se è vero che dopo tre esperimenti d'asta, la stessa si dovrebbe chiudere, perché lo Stato non ci restituisce almeno le nostre case? 

Perché trasformare beni sudati come prime case e laboratori artigiani in beni rubati dagli speculatori, dalla mafia finanziaria e dagli evasori fiscali, che ricomprano a man bassa gli immobili alle aste? Queste ed altre domande sorgono spontanee dalla lettura della pagina web dell'associazione "Difesa Debitori Esecutati", fondata dall'architetto Anna Conti di Firenze, dal titolo: I tuoi diritti, la tua dignità

Per gli immobili all'asta non esiste un valore di mercato giusto, ma un ribasso progressivo che allontana la quotazione da qualsiasi stima OMI, acronimo di Osservatorio del Mercato Immobiliare. Nell'ultimo webinar a cui ho assistito, si è fatto l'esempio di un immobile, il cui valore OMI era 1.200.000 euro, andato in asta a 853.000 euro, poi svalutato con un ribasso progressivo del 20% fino ad arrivare a 256.000 euro. Un affare per chi compra e poi magari rivende il bene per il suo valore di mercato, come nel caso di un immobile acquistato a 750.000 euro e riceduto una settimana dopo a 1.500.000 euro, il doppio del suo valore. 

Secondo i governanti, è questa la "giustezza" per snellire i processi che si portano avanti per lungo tempo, detti casatielli? Perché nelle aste immobiliari devono farne le spese gli imprenditori esecutati, finiti nelle maglie del fallimento? Non se ne esce, a meno che non ci sia un sollevamento popolare dei falliti, perché le norme a difesa del sistema sono contro il debitore. Intanto l'economia reale è allo scatafascio, perché si fa fuori la vacca. Neanche il risvolto economico negativo dei fallimenti riesce a smuovere la sensibilità di noi italiani al grave problema sociale degli imprenditori esecutati? 


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