Quando la nostra fabbrica ha iniziato a dare segni di sofferenza nel 2009, la prima cosa che ho fatto è di andare in giro per Deruta a fare le foto dei luoghi per me più significativi. Mi sembrava di trovare qui l'ispirazione per salvare qualcosa di ciò che stavamo perdendo. Ho ritrovato luoghi cari, che mi hanno riportato alla memoria le domeniche, in cui da piccola andavo a piedi alla chiesa di Sant'Anna in borgo a Deruta. La chiesa era piena di gente e in piedi, quasi vicino all'altare, c'era anche il fratello del mio bisnonno, Alessandro, che abitava accanto a noi.
Ora mi chiedo come sia potuto succedere che io abbia conosciuto uomini e donne di due secoli fa. Il mio bisnonno era nato infatti il 15 agosto del 1879 e perciò il suo secondo nome è Lorenzo. Il fratello sembrava molto più piccolo. I due fratelli condividevano una stessa abitazione al limite del paese di Deruta, finché si sono divisi e ognuno ha fatto una sopraelevazione. Nel contempo i terreni dei due fratelli sono stati espropriati dallo Stato per costruire la superstrada E45, che passa a poca distanza da noi. La nostra parte della casa è quella che si affaccia proprio sulla superstrada.
Al mio bisnonno Pompeo sarebbe piaciuta la festa di Sant'Anna, perché faceva il lattaio. Si innamorò di lui una signorina di nome Diamante e fu un grande amore. Ebbero tre figli: due maschi e una femmina. La più sfortunata dei figli è stata Enrica, morta da giovane di tisi. Il nonno Nazzareno, che fondò la CAMA nel 1954, era il primogenito.
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