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lunedì 7 giugno 2021

In linea coi festeggiamenti per Dante

Troppo difficile e inutile anche per gli adolescenti di un liceo la Divina Commedia di Dante. Non sono testi che si possono leggere fuori contesto, quando la noia la fa da padrona in un corpo pieno di vita. Eppure nella scuola italiana continuiamo a impartire Dante e Manzoni senza neanche il bugiardino. La scuola che mi ricordo io non insegnava strategie di studio o a cosa serva studiare, non era dinamica ma un tedio mortale, per il quale mi ci sono fatta una malattia. In ogni modo quest'anno, come sappiamo, ricorrono i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri e così da grande i suoi versi li posso pure leggere. 

Da diverso tempo come fallita mi ritrovo ovviamente nell'inferno. Si dice che la sezione fallimentare di un tribunale sia paragonabile ad un girone dantesco ed è vero. Questa mattina sono andata così a vedere in che bolgia noi falliti potremmo essere: avrei individuato la bolgia dei...ladri! Noi ladri non lo siamo mai stati, anzi siamo stati generosi. Qui siamo anche contornati da ipocriti, adulatori e seminatori di discordie, ovvero rispettivamente coloro che hanno favorito e alimentano il fallimento della nostra azienda. Si tratta dell'ottavo cerchio dell'inferno e a guardia ci sono i demoni. I ladri si trovano nella settima bolgia. 

Qual è la pena impartita quindi ai ladri? "I ladri corrono nudi in mezzo a serpenti di ogni tipo che legano loro le mani dietro la schiena, per poi subire delle mostruose trasformazioni."; "I ladri non hanno speranza di trovare né un nascondiglio né l'elitropia, pietra cui un tempo si attribuiva il potere di rendere invisibile chi la portava addosso. Essi hanno le mani legate dietro alla schiena dai serpenti, che poi passavano la coda e il capo lungo le reni dei dannati e le annodavano davanti cingendo loro il ventre."

Nudi si è nudi, quando finisci nella sezione fallimentare di un tribunale, perché ti portano via tutto, anche la tua vita. Ti viene data la morte civile. Ma nuda è anche la verità che è figlia del tempo. La mia passione per la mitologia è sempre viva e le sue personificazioni sono molto utili a ricordare sentimenti, azioni ed esperienze che valgono per l'eternità. La nuda verità è l'unica nudità in cui mi riconosco ed è quella dipinta da Sandro Botticelli, perché nel mio viaggio di rinascita mi sono ispirata al Rinascimento italiano già dal 2009, anno di fondazione del mio blog, anzitempo sui proclami preparati per il post-pandemia, demagogici e fermi a livello di derma, in inglese "skin-deep". 


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