EDIZIONE SPECIALE POST DELLA DOMENICA
Tra le crudeltà delle aste giudiziarie, c'è il fatto che svendono anche la prima casa dei tuoi genitori e ogni eredità immobiliare di nonni e bisnonni. Io ho la residenza in 48 mq. al primo piano della casa, che era appartenuta prima ai miei bisnonni e poi al mio nonno Nazzareno Niccacci, socio fondatore nel 1954 della C.A.M.A., cooperativa artigiana majoliche artistiche con sede a Deruta (PG), di cui era presidente. Per un impedimento burocratico, questa parte della casa non è andata all'asta.
La casa originaria è stata divisa alla morte del nonno Nazzareno tra due eredi, il mio papà e un mio zio. Quindi è stato tirato su un muro e la parte della casa in cui c'era la cucina, la stanza rialzata e la camera da letto dei miei nonni sono andate allo zio. Se n'è andata la parte anni Cinquanta della casa, in cui sono cresciuta. Ora quella parte della casa è stata venduta e si è salvata anche lei dall'asta.
Mi ricordo benissimo di com'era la cucina: a sinistra il lavandino con una pentola rossa smaltata, dove la nonna lavava i piatti e dove ho imparato a lavare anch'io i piatti; un caminetto con una tendina verde a mappini, il gas, il frigorifero sulla parete di fronte, dove c'era anche la porta della camera da letto dei nonni; sulla parte a destra la finestra con le tendine bianche e ricamate coi fiori, la tv, le scale che portavano alla camera bassa e infine sulla parete finale il mettitutto, rifinito di rosa, come le cucine che sono tornate di moda nel nuovo millennio all'Ikea.
Il tavolo della cucina era piccolo ma in sette c'entravamo tutti. L'ultimo a sedersi prima di iniziare a mangiare era il nonno Nazzareno. Arrivava con le braccia scoperte fino al gomito. Era passato al gabinetto e si era lavato a mo' di chirurgo con la saponetta... Camay. Non dimenticherò mai quel profumo, che non aveva niente a che vedere col cibo che ci accingevamo a mangiare. Io sedevo alla destra del nonno e quindi il tanfo della Camay mi arrivava tutto ad altezza bambina. In quella stessa cucina una sera il mio papà è tornato a casa e ha riportato la Susanna gonfiabile. Me lo ricordo come fosse ora. Non era nato il mio fratellino e quindi dovevo avere meno di quattro anni.
Nessun commento:
Posta un commento