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mercoledì 23 giugno 2021

Remi in barca



Smettere di sognare non è poi così male. Si vive nella certezza della giornata e non si inseguono le visioni di un mondo, che non viene scalfito neanche dalle crisi che si sono succedute dall'inizio del nuovo millennio fino alla crisi sanitaria del Covid-19. Il mondo che ho immaginato per anni è stato quello di incontrare altre persone in tempo di crisi e di fare qualcosa insieme a loro per un'innovazione nel campo dell'artigianato e del commercio. Tutto ha avuto inizio nel 2011, quando la CAMA, l'azienda artigiana della mia famiglia, ha concluso il suo percorso di sofferenza bancaria, iniziando un cammino più atroce, che è quello del fallimento. 

Non avendo avuto successo nel convincere i dipendenti ad unirsi in cooperativa, col mio babbo che rifirmava la cassa integrazione, la banca che aveva mandato il custode a requisire il laboratorio, io ho pensato che la mia via d'uscita sarebbe stata quella di trasferirmi in un altro posto diverso da Deruta (PG). Un caro amico mi ha affittato la sua casa in un paesino del Lago Trasimeno e sono andata a vivere lì da sola. Avevo già iniziato a scrivere il mio blog, per continuare a stare in contatto con la clientela della CAMA e così piano, piano mi sono abituata a stare tra quattro mura. 

In questi anni ho bussato a tante porte, fatto tentativi con artigiani, commercianti, anche strutture ricettive di vario genere e perfino coi comuni, ma non è accaduto niente. L'unico mio successo è stata la pubblicazione di un saggio su un cantante lirico, che secondo me poteva servire da attrattore culturale per la zona di Tavernelle di Panicale (PG) e anche di Gualdo Cattaneo (PG), rispettivamente luoghi di morte e di nascita dell'artista. Intanto i Friends of Cama americani mi avevano pagato il biglietto aereo e il soggiorno a San Francisco, dove avevo vissuto negli anni Novanta, riportando con me innumerevoli clienti a Deruta. Anche quest'esperienza non ha portato frutti. 

Ora, in conseguenza del fallimento sempre più stringente, come la corda di un impiccato, ho deciso di non impegnarmi più per il territorio, per gli artigiani, per i commercianti e di vivere organizzata come oggi: mi alzo presto come sempre, leggo un libro, scrivo un post, mi prendo cura delle necessità dei familiari, all'occorrenza cucino qualcosa, pulisco la casa, dove, non so per quanto tempo, potranno rimanere i miei genitori, perché l'immobile è andato all'asta. I miei genitori sono falliti ma sono stati degli artisti e si sentono defraudati del loro lavoro; noi figli passiamo per fidejussori, perché a suo tempo eravamo soci in azienda, quando nel 1999 prendemmo il mutuo per l'ampliamento del laboratorio: una famiglia distrutta. Siamo senza scampo. 



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FRIENDS OF CAMA Il blog
Post originali di Roberta Niccacci
Blog fondato nel 2009 per documentare il viaggio di rinascita della CAMA, azienda artigiana storica di Deruta (PG). Con gli esiti del fallimento che dura da 10 anni e l'unico sostegno di arte e cultura. Dal mese di gennaio 2021 il blog parla italiano.
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