Rinviati a giudizio i due avvocati di Perugia, Nicoletta Pompei e Mauro Bertoldi, che al telefono aveva detto che nei fallimenti si fanno i soldi con la motopala: cosa succede quando dici la verità? Ti ci fanno pure un processo penale. C'è un terzo rinviato a giudizio, il giudice civile Tommaso Sdogati del tribunale di Spoleto. La notizia è uscita sulla stampa in questo mese.
Ci sono anche altri due processi penali che sto seguendo nella sezione fallimentare del tribunale di Perugia e riguardano il giudice Umberto Rana, che secondo me hanno voluto fare fuori, e un curatore fallimentare, di cui non vedo la notizia sulla stampa e del quale quindi non posso riferire. Così ho capito che i curatori fallimentari si fanno la guerra tra di loro, appunto per accaparrarsi le curatele, andando a spulciare sull'operato dell'uno e dell'altro come i Kapò, poi facendo la spia ai superiori, perché è vero che con i fallimenti si fanno i soldi con la motopala. Chissà se devi essere anche di un certo giro e quindi dei disgraziati falliti fare a chi figlio e a chi figliastro. Cosa succede se ad esempio pesti i piedi a qualcuno potente, che non doveva fallire?
D'altra parte che cosa ti aspetti da gente, pure riverita con rispetto, che opera sulle disgrazie altrui? Sono azioni disumane e devi essere spietato. Altra razza coinvolta nel giro dei fallimenti è quella dei cartolarizzatori. Vedo che la legge sulle cartolarizzazioni dei crediti bancari è venuta fuori nell'aprile 1999 in un batter d'occhio, senza che lo Stato mettesse in guardia gli artigiani e i commercianti sulla mossa ignobile delle banche. Ti ha avvertito qualcuno? Associazioni di categoria? Commercialisti? Trasparenza bancaria? Ad averlo saputo, non avremmo preso il mutuo ipotecario proprio nel marzo 1999. Ci sarebbe saltata una pulce nell'orecchio e non avremmo investito per l'ampliamento del laboratorio. Ora la CAMA DERUTA non sarebbe fallita.
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